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Il MIPAAF anticipa i tempi: in sede di conversione di legge del Decreto Rilancio, è stata trovata l’intesa per l’assegnazione di nuove risorse in favore del settore zootecnico.
In sede di conversione del D.L. 34/2020 sono state riviste, tra l’altro, le misure a sostegno delle filiere agricole in crisi, a seguito degli effetti economici delle misure di lockdown, derivanti dalla pandemia da COVID-19.
Per l’anno 2020, alle filiere zootecniche in crisi sono destinati 90 milioni di euro.
Entro venti giorni dall’entrata in vigore della Legge di conversione del D.L. 34/2020, dovrà essere emanato un apposito Decreto dal MIPAAF, previa intesa nella conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, con cui saranno definiti i criteri e le modalità attuative del provvedimento.
Gli aiuti concessi alle imprese dovranno rispettare le disposizioni stabilite a livello comunitario per gli aiuti di Stato, nonché le indicazioni fornite dalla comunicazione della Commissione Europea C (2020) 1863 final, del 19 marzo 2020, recante "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19" e successive modificazioni e integrazioni (limite di 100.000 euro per impresa agricola).
Stando al comunicato stampa pubblicato sul sito del MIPAAF, nella seduta della conferenza tenutasi il 9 luglio scorso è stata sancita l'intesa per l’assegnazione delle sovvenzioni dirette alle filiere suinicola, ovicaprina, cunicola, del latte bufalino e del vitello da carne, alle quali saranno destinate risorse per un totale di 65 milioni di euro.
Ulteriori 25 milioni di euro sono destinati al sostegno degli ammassi privati della carne di vitello (15 milioni di euro) e dei prosciutti DOP (10 milioni di euro).
In base alle intese a cui è pervenuto il MIPAAF, il Decreto fisserà delle sovvenzioni dirette per gli animali nati, allevati e macellati in Italia.
Per i suini è prevista la concessione di un aiuto:
Alle imprese agricole di allevamento di conigli è concesso un aiuto fino a 1 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno 2020.
Alle imprese agricole di allevamento di caprini è concesso un aiuto fino a 6 euro per ogni capo di capretto macellato nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020.
Per il settore ovicaprino è concesso un aiuto fino a 3 euro per ogni pecora e/o capra allevata nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020.
Alle imprese agricole di allevamento di vitelli da carne è concesso un aiuto fino a 110 euro per ogni capo, di età inferiore agli 8 mesi, macellato nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno 2020.
In tutti i settori, in caso di rapporto di soccida, gli aiuti del presente articolo sono concessi per il 25% al soccidario e per il 75% al soccidante.
Ulteriori 2 milioni di euro sono destinati alla filiera del latte bufalino, come incremento delle risorse previste dal Decreto del fondo per la competitività delle filiere di aprile.
Per l'ammasso privato di carne di vitello è previsto lo stanziamento di 15 milioni di euro. Per l'ammasso della carne di vitello, il periodo di stoccaggio è fissato in novanta giorni, con un importo complessivo dell'aiuto pari a 1.785 euro per tonnellata di prodotto, con un minimo di dieci tonnellate.
Per i prosciutti DOP è previsto:
L’obiettivo è quello di un intervento su circa due milioni di prosciutti DOP.
È previsto che le domande di aiuto siano estremamente semplificate; inoltre, è stato stabilito che AGEA provveda alla precompilazione delle stesse tramite i dati in suo possesso.