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Con lo slittamento dell’entrata in vigore della nuova PAC al 2023, il biennio 2021-2022 diventa un periodo di transizione, sancito da un Regolamento transitorio, in corso di approvazione a Bruxelles, che contiene le norme per i due anni di programmazione 2021-2022 e che proroga l’attuale sistema di pagamenti al 2023.
Conseguentemente, l’erogazione del sostegno agli agricoltori si basa sempre sui titoli attuali e permane il sistema di compravendita, nonché la possibilità di ottenerli dalla Riserva Nazionale (è il caso dei giovani agricoltori, nuovi agricoltori, possesso di terreni in zona montana/svantaggiata).
Fino al 15 maggio 2021, anche se l’Italia dovesse optare per un regime senza titoli dal 2023, l’acquisto degli stessi risulta conveniente se il prezzo di acquisto non supererà il valore del sostegno erogato annualmente (base + greening).
Invece, nel caso in cui un agricoltore si ritrovi ad avere un numero di titoli superiore alla superficie ammissibile per un qualsivoglia motivo, come la scadenza di un contratto di affitto, avrà due opzioni:
Angelo Frascarelli