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Il Regolamento (UE) 2020/2220 del 23 dicembre 2020, cosiddetto “Regolamento transitorio” (pubblicato su GUCE n. 437 del 23/12/2020), è un testo giuridico che consente la proroga dell’attuale PAC per i due anni 2021-2022; esso si è reso necessario a causa del ritardo nel dibattito sulla PAC post 2020, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2023.
Di fatto, avremo una PAC biennale 2021-2022, che prosegue e adatta le regole attuali per i primi due anni della programmazione finanziaria 2021-2027.
I pagamenti diretti e le OCM, validi per il periodo 2014-2020, saranno prorogati per due anni, fino al 31 dicembre 2022.
Ma il Regolamento transitorio non contiene la mera proroga della PAC attuale. C’è un’importante novità: l’integrazione nel Regolamento transitorio delle risorse del programma Next Generation EU (NGEU) per lo sviluppo rurale.
L’Unione Europea ha stanziato 750 miliardi di euro per il programma Next Generation EU, destinati alla ripresa dalla crisi del COVID-19.
All’interno di tale programma sono previsti 8,07 miliardi di euro a prezzi correnti per la politica di sviluppo rurale (7,5 miliardi a prezzi costanti).
Queste risorse addizionali del secondo pilastro, erogate tramite lo Strumento dell'Unione Europea per la ripresa (NGEU), sono finalizzate a “Misure di sostegno per riparare l'impatto della pandemia di COVID-19 sull'agricoltura e lo sviluppo rurale e preparare la ripresa dell'economia”.
L’obiettivo è l'introduzione di cambiamenti strutturali nelle zone rurali, in linea con il Green Deal europeo, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici e ambientali della nuova “Strategia sulla biodiversità” e della nuova strategia "A Farm to Fork".
La quota di tale stanziamento destinata all’Italia per lo sviluppo rurale è di circa 910 milioni di euro. Tali risorse si aggiungono allo stanziamento ordinario per lo sviluppo rurale.
Angelo Frascarelli