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Il Reg. UE 2020/2221 del 23 dicembre 2020, entrato in vigore in data 29 dicembre 2020, modifica il Reg. UE 1303/2013. Con tali modifiche si stabiliscono regole e modalità di attuazione in merito alle risorse aggiuntive erogate ai fini “della ripresa per la coesione e i territori d’Europa” (REACT-EU).
Quest’ultimo rappresenta uno dei programmi dello strumento per la ripresa denominato Next Generation EU, che complessivamente ha stanziato 750 miliardi di euro.
Al programma REACT-EU andranno 47,5 miliardi di euro, ovvero il 6,3% delle risorse totali messe a disposizione tramite NGEU, con 37,5 miliardi di euro erogati già nel 2021.
I fondi saranno impiegati in modo trasversale. In altre parole, saranno ripartiti tra FESR, FSE e FEAD, con il 25% di essi che rientrerà all’interno della dotazione finanziaria globale per gli obiettivi prefissati in materia climatica.
Nell’ambito del FESR, l’obiettivo sarà quello di utilizzare le risorse per investimenti in prodotti e servizi a carattere sanitario o in infrastrutture sociali e per sostenere quegli investimenti che contribuiranno alla transizione verso un’economia verde e digitale. Per ciò che riguarda l’FSE, le risorse saranno indirizzate in modo tale da sostenere l’accesso al mercato del lavoro, l’istruzione e la formazione, sempre nell’ottica di una transizione verde e digitale.
Tutte le operazioni da finanziare tramite REACT-EU potranno ricevere il sostegno fino alla fine del 2023.
L’obiettivo generale di tale programma, in linea con quello per cui Next Generation EU è stato creato, sarà quello di promuovere il superamento degli effetti della crisi economica, sociale e sanitaria, tramite la mobilitazione delle risorse sopra elencate. Le misure straordinarie adottate avranno come scopo quello di incentivare la crescita dei Paesi membri e di frenare fenomeni derivati della crisi come aumento della povertà (minor coesione sociale) e decremento del reddito delle imprese (soprattutto PMI).
Angelo Frascarelli