Il Decreto Ministeriale n. 9093602, del 4 settembre 2020, destina risorse alla tutela e alla valorizzazione degli alberi monumentali; inoltre prevede anche uno stanziamento per il monitoraggio delle aree colpite dalla tempesta VAIA.
Cosa si intende per albero monumentale?
Un albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali, che possa essere considerato come raro esempio di maestosità e longevità o di particolare pregio naturalistico, che rechi un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali; sono compresi anche i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani, e gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private. A tal fine, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, insieme con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali ed il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, hanno istituito l'elenco degli alberi monumentali d'Italia, alla cui gestione provvede il Corpo forestale dello Stato.
Risorse per gli alberi monumentali
Le risorse del “Fondo per le Foreste italiane”, iscritte quali residui di stanziamento di provenienza 2019, ammontano a 2 milioni di euro, di cui l’85% è destinato alla gestione degli alberi monumentali (1,7 milioni di euro). Il contributo viene ripartito tra le Regioni e le Province autonome, in ragione del numero di esemplari iscritti all’elenco degli alberi monumentali d’Italia, per garantire interventi mirati, puntuali e pianificati su alberi monumentali di proprietà sia pubblica che privata.
Finalità
Il contributo è destinato alla gestione e alla valorizzazione degli alberi monumentali, al fine di renderli una ricchezza per tutto il territorio e farli diventare parte integrante della vita sociale e culturale.
Angelo Frascarelli
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