Al fine di contrastare la perdita di liquidità delle imprese dovuta alla diffusione del COVID-19, la Legge n. 120/2020, di conversione del D.L. n. 76/2020, c.d. “Decreto Semplificazioni”, ha modificato l’art. 10, comma 1, D.Lgs. n. 185/2000, prevedendo che le agevolazioni volte a sostenere il ricambio generazionale e lo sviluppo delle imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile, originariamente destinate ai soli imprenditori agricoli attivi in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, siano estese ai giovani agricoltori delle Regioni del Centro e del Nord.
Tali agevolazioni, si ricorda, prevedono la concessione di mutui agevolati (a tasso zero), della durata massima di quindici anni (comprensiva del periodo di preammortamento) e d’importo non superiore al 60% della spesa per gli investimenti nel settore della produzione agricola, nonché di un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.
Sul sito istituzionale di ISMEA è stata annunciata l’attivazione, dal 30 aprile 2021, del portale elettronico per la presentazione delle relative istanze da parte dei giovani imprenditori agricoli.
Le domande convalidate sull'attuale portale “Subentro/Ampliamento” saranno automaticamente importate, nel rispetto dell'ordine cronologico di presentazione, nella nuova piattaforma elettronica. Le domande che alla data del 29 aprile 2021 si trovano ancora nello stato di "bozza" saranno, invece, cancellate.
Le agevolazioni in breve
I criteri per la concessione degli aiuti sono stati definiti dal D.M. 18 gennaio 2016 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Gli incentivi sono concessi sia per operazioni di subentro (cessione di un’intera azienda agricola a un’impresa a totale o prevalente partecipazione giovanile), sia per l'ampliamento e l'ammodernamento di aziende agricole esistenti, già condotte da giovani. In entrambi i casi sono ammessi investimenti fino a un importo complessivo non superiore a 1,5 milioni di euro. Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo, le agevolazioni, in regime de minimis, sono concesse nel limite massimo di 200.000 euro.
I beneficiari delle agevolazioni sono le micro, piccole e medie imprese organizzate in forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti, attive nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Tra le spese ammissibili agli aiuti rientrano:
- studi di fattibilità, comprensivi dell’analisi di mercato;
- opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
- opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili;
- oneri per il rilascio della concessione edilizia;
- allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature;
- servizi di progettazione;
- beni pluriennali;
- acquisto di terreni.
Non sono invece finanziabili, tra gli altri, i diritti di produzione, gli acquisti di animali e piante, i lavori di drenaggio, gli investimenti in impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili, gli investimenti per la sostituzione di beni preesistenti e i lavori in economia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA