Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dovrà permettere all’Italia non solo di uscire dalla crisi causata dalla pandemia, ma di avviare il cambio di paradigma dell'intero settore agroalimentare nazionale.
Gli obiettivi del comparto agricolo
I macro obiettivi che risultano dal PNRR per il settore agricolo riguardano la competitività del sistema alimentare, la produzione energetica da fonti rinnovabili, con la conseguente riduzione delle emissioni e il miglioramento della sostenibilità dei processi produttivi, ed, infine, il miglioramento della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione del dissesto idrogeologico. Più nel dettaglio, gli obiettivi sono:
- delineare gli indirizzi strategici per gli strumenti rivolti alla transizione ecologica e digitale;
- individuare le risorse a integrazione della PAC in graduale riduzione;
- potenziare imprese e filiere, promozione internazionale, sistemi di tracciabilità e trasparenza sull’origine degli alimenti;
- tutelare le risorse non rinnovabili e sviluppare le agroenergie;
- lottare contro il dissesto idrogeologico;
- incentivare la sostenibilità integrale;
- aumentare le tutele per le lavoratrici e i lavoratori.
Misure d’interesse per l’agricoltura
Andando ad analizzare il PNRR, le misure che riguardano l’agricoltura sono:
- all’interno della seconda Missione del PRNN, ossia “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica” nella Componente 1, “Economia Circolare e Agricoltura Sostenibile”, che prevede come misure:
- sviluppo della logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, così da ridurre l’impatto ambientale;
- parco agrisolare per la produzione di energia rinnovabile tramite l’ammodernamento dei tetti delle strutture aziendali con impianti fotovoltaici;
- innovazione e meccanizzazione per il settore agricolo ed alimentare.
- finanziamenti su programmazione complementare al PNRR ovvero i “contratti di filiera” necessari per ridurre l’utilizzo di fitofarmaci, antimicrobici, fertilizzanti di sintesi, potenziare l’agricoltura biologica e lottare contro la perdita di biodiversità, migliorare il benessere degli animali, migliorare la distribuzione del valore lungo le diverse fasi della catena, sviluppare la produzione di energia rinnovabile e l’efficienza energetica, garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare, ridurre le perdite e gli sprechi alimentari;
- tutela territorio e della risorsa idrica tramite la misura “Resilienza del sistema irriguo e gestione forestale sostenibile” così da realizzare investimenti infrastrutturali su reti e su sistemi irrigui agricoli;
- altre misure del piano come “Sviluppo del biometano e biogas” necessaria per supportare la realizzazione di nuovi impianti di biometano e riconvertire e migliorare l’efficienza degli impianti biogas verso la produzione di biometano.
Le risorse finanziarie
Per il comparto agricolo sono stati stanziati in totale quasi 7 miliardi di euro, 800 milioni per la logistica, 1,5 miliardi per sostituire le coperture degli stabilimenti agricoli con impianti fotovoltaici (il cosiddetto agrisolare), 500 milioni di euro per l’ammodernamento delle macchine agricole e 1,2 miliardi, nel fondo complementare, per i contratti di filiera.
Inoltre, sono stati stanziati quasi 2 miliardi di euro per lo sviluppo delle produzioni e delle tecnologie inerenti il biogas e il biometano e 880 milioni per gli invasi e il sistema irriguo.
Prof. Angelo Frascarelli
Dott. Luca Palazzoni
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