Il D.Lgs. n. 19, approvato il 2 febbraio 2021, stabilisce le norme per la protezione delle piante dagli organismi nocivi, recependo i Regolamenti UE vigenti. Obiettivo principale del presente Decreto è quello di rendere più efficiente la capacità di risposta del sistema di fronte alle minacce derivanti dall’introduzione degli organismi nocivi, rilanciando il ruolo ed aumentando l’efficienza dei Servizi Fitosanitari Nazionali e Regionali.
Le nuove disposizioni
Il D.Lgs. n. 19, approvato il 2 febbraio 2021, ha per oggetto l’adeguamento della normativa nazionale ai fini dell’applicazione del Reg. (UE) 2016/2031 e del Reg. (UE) 2017/625. Esso stabilisce le norme per la protezione delle piante dagli organismi nocivi, dove per protezione si intendono tutte quelle attività volte alla previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, nonché alla gestione delle emergenze fitosanitarie.
Tali attività vengono svolte dal Servizio Fitosanitario Nazionale, il quale si articola in Servizio Fitosanitario Centrale e nei Servizi Fitosanitari Regionali.
Nel dettaglio, le nuove disposizioni previste con l’approvazione del Decreto saranno le seguenti:
- adozione di un piano di emergenza nazionale in caso si scoperta di focolai di organismi nocivi. Esso presuppone la definizione di linee di azione, responsabilità, procedure e risorse finanziarie;
- adeguamento dei posti di controllo frontalieri, anche in merito alle dotazioni strumentali e al personale richiesto;
- definizione di un piano di controllo nazionale pluriennale;
- designazione di laboratori nazionali di riferimento e ufficiali, al fine di effettuare analisi, prove e diagnosi su organismi nocivi, piante e prodotti vegetali;
- realizzazione di un sistema elettronico per la raccolta delle informazioni del settore fitosanitario, da collegare e rendere compatibile con il sistema informatico dell’UE;
- ridefinizione del sistema sanzionatorio per la violazione delle disposizioni del Reg. (UE) 2016/2031 e 2017/625.
Inoltre, si attribuisce maggiore responsabilità, in materia di prevenzione, agli operatori professionali, al fine di garantire la tracciabilità del materiale vegetale. Il testo infine prevede l’adeguamento alla normativa europea in materia di sementi e di materiali di moltiplicazione delle piante da frutto, delle ortive e dei materiali di moltiplicazione della vite.
Prof. Angelo Frascarelli
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