Con il Decreto Ministeriale del 23 luglio 2020, n. 9021200, è stato istituito il  “Fondo emergenziale per le filiere in crisi”, destinato a sostenere alcuni settori delle filiere agricole, tra cui quelle dedite all’allevamento.

I soggetti beneficiari indicati nella norma sono le imprese agricole di allevamento di ovicaprini, vitelli, suini e conigli, come definito dall’art. 1 comma 1, lett. d) e dall’art. 4 del D.M. n. 9021200/2020. Le domande presentate dagli allevatori sono ora in fase di liquidazione da parte di AGEA, pertanto, i chiarimenti forniti la settimana scorsa (Istruzioni Operative n. 60) servono a comprendere i capi conteggiati al fine della valorizzazione del sostegno in capo agli allevatori, con particolare riguardo all’ipotesi di conduzione associata tramite contratti di soccida.

L’attribuzione dei capi in caso di soccida

L’art. 4 comma 7 del D.M. in commento precisa che “in caso di rapporto di soccida gli aiuti del presente articolo sono concessi per il 25% al soccidario e per il 75% al soccidante”. Tale disposizione può però subire alcune modifiche a seconda dei soggetti che presentano la domanda e alla presenza o meno dell’assenso del soccidante.

Sul punto è intervenuta AGEA che, con le Istruzioni Operative n. 60 del 25 giugno 2021, ha dettagliato le modalità attuative per l’erogazione di tale aiuto, precisando le casistiche in presenza di contratti di soccida.

Nel caso in cui la domanda per accedere al fondo venga presentata sia dal soccidante che dal soccidario:

• se viene indicata nella domanda la presenza dell’assenso del soccidante, i capi ammissibili riscontrati in BDN relativi al codice allevamento del soccidario, in qualità di detentore dell’allevamento, sono riconosciuti al 100% al soccidario, intendendosi con tale forma associativa che la funzione svolta per l’allevamento e la successiva macellazione sia stata svolta dal soccidario;
• se non viene indicata nella domanda la presenza dell’assenso del soccidante, i capi ammissibili riscontrati in BDN relativi al codice allevamento del soccidario, in qualità di detentore dell’allevamento, sono riconosciuti al 25% al soccidario ed al 75% al soccidante, come previsto dall’art. 4 comma 7 del D.M. 23 luglio 2020 n. 9021200;
• se la domanda è presentata da entrambi, ma solo uno dichiara la soccida, i capi ammissibili riscontrati in BDN relativi al codice allevamento del soccidario, in qualità di detentore dell’allevamento, sono riconosciuti al 25% al soccidario ed al 75% al soccidante, come previsto dall’art. 4 comma 7 del D.M. 23 luglio 2020 n. 9021200.

Nel caso in cui la domanda per accedere al fondo venga presentata solo dal soccidario:

• se è presente la dichiarazione di assenso del soccidante, i capi ammissibili riscontrati in BDN relativi al codice allevamento del soccidario, in qualità di detentore dell’allevamento, sono riconosciuti al 100% al soccidario, non essendo presente la domanda del soccidante;
• se non viene presentata la dichiarazione di assenso del soccidante, i capi ammissibili riscontrati in BDN relativi al codice allevamento del soccidario, in qualità di detentore dell’allevamento, sono riconosciuti al 25% al soccidario, perché il soccidante non ha presentato domanda.

• Nel caso in cui la domanda per accedere al fondo venga presentata solo dal soccidante, in assenza della domanda del soccidario, i capi ammissibili riscontrati in BDN relativi al codice allevamento del soccidario, in qualità di detentore dell’allevamento, sono riconosciuti al 100% al soccidante come proprietario dei capi macellati.

Si riporta di seguito una tabella riepilogativa:

Presentazione domanda	Assenso soccidante	Capi ammissibili
Soccidante e Soccidario/i	Si	Soccidante	0%
		Soccidario/i	100%
	No	Soccidante	75%
		Soccidario/i	25%
Soccidario/i	No	Soccidante	0%
		Soccidario/i	25%
	Si	Soccidante	0
		Soccidario/i	100%
Solo dal Soccidante	//	Soccidante	100%
		Soccidario/i	0%
Soccidante e Soccidario/i Solo uno dei due dichiara la soccida	//	Soccidante	75%
		Soccidario/i	25%