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La Commissione Europea ha adottato una proposta di revisione del sistema delle indicazioni geografiche per vino, bevande alcoliche e prodotti agricoli. La proposta prevede un rafforzamento e una maggiore armonizzazione del quadro giuridico europeo con l’introduzione di una procedura di registrazione abbreviata e semplificata.
Le nuove misure dovrebbero aumentare la diffusione delle indicazioni geografiche nell'Unione a beneficio dell'economia rurale e conseguire un livello di protezione più elevato, in particolare online. L'obiettivo è mantenere la qualità e gli standard alimentari elevati dell'UE e garantire che il nostro patrimonio culturale, gastronomico e locale sia preservato e certificato come autentico nell'UE e nel mondo.
Per rafforzare e migliorare l'attuale sistema di indicazioni geografiche, la Commissione propone le misure seguenti:
La proposta riprende inoltre il regime di qualità per le specialità tradizionali garantite e l'utilizzo del termine "prodotto di montagna" come indicazione di qualità facoltativa.
L'applicazione a livello nazionale resta di competenza degli Stati membri, mentre la Commissione rimane responsabile della registrazione, della modifica e della cancellazione di tutte le registrazioni. L'Ufficio dell'Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) fornirà assistenza tecnica nel processo di esame per contribuire ad accelerare le procedure.
Negli ultimi quattro anni la Commissione e l'EUIPO hanno cooperato sulle indicazioni geografiche. Durante questo periodo l'EUIPO ha contribuito a valutare circa 1.300 domande di indicazioni geografiche e ha creato “GIview”, una nuova banca dati di ricerca per tutti i nomi protetti collegata al registro delle indicazioni geografiche dell'Unione.
La proposta riflette il risultato di un ampio processo di consultazione. Nell'ottobre 2020 era stata pubblicata una valutazione d'impatto iniziale, seguita da una consultazione pubblica aperta dal 15 gennaio al 9 aprile 2021 e da consultazioni mirate con gli Stati membri e le organizzazioni pertinenti del settore.
A marzo 2022 erano registrati 3.458 nomi: 1.624 vini, 1.576 prodotti alimentari e agroalimentari e 258 bevande spiritose.
In base ad un recente studio sulle indicazioni geografiche, pubblicato nel 2020, è emerso che il valore delle vendite di un prodotto con un nome protetto è in media il doppio di quello di prodotti simili privi di certificazione. Lo studio ha stimato che il valore delle vendite annuali dei prodotti protetti da indicazione geografica è pari a 74,76 miliardi di euro all'anno, di cui oltre un quinto è dovuto alle esportazioni al di fuori dell'Unione Europea.