Così come previsto all’art. 103, comma 1, lett. a), Regolamento (UE) n. 2115/2021[1], recante norme sul sostegno ai Piani strategici della PAC, ogni Stato membro ha la facoltà di trasferire fino al 25% della dotazione complessiva per i pagamenti diretti della PAC (I pilastro) al FEASR (II pilastro) per gli esercizi 2024-2027.
In tale contesto è stato raggiunto, nel mese di giugno 2022, un accordo Stato-Regioni sulla modalità di ripartizione di tali risorse. Tramite il sopracitato regolamento sono state assegnate all’Italia l’11% circa sul totale delle risorse europee per lo sviluppo rurale (6.775.006.875 euro). A tale somma va dunque aggiunto il budget derivante dal trasferimento di risorse dal I al II pilastro della PAC. L’accordo raggiunto ha previsto di formalizzare il trasferimento per un totale di 505.141.168 euro (126.285.292 euro annui).
Buone notizie per il finanziamento all’agricoltura biologica! Così come era facile aspettarsi, un’ingente somma di denaro è stata trasferita dal I pilastro a favore di interventi per il biologico. A tal proposito, grande fervore si è generato tra le associazioni italiane del bio, considerando la conferma dell’impegno di 360.000.000 di euro (90.000.000 di euro annui), per incrementare produzione e consumi di prodotti biologici e conseguire l'obiettivo del 25% di SAU bio entro il 2027. Nella versione del Piano Strategico Nazionale (PSN) della PAC notificata alla Commissione il 31 dicembre 2021 era già stato proposto tale provvedimento; con il definitivo accordo tra il MIPAAF e le Regioni è stato sancito definitivamente il passaggio delle risorse dal I al II pilastro.
[1] Regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 2 dicembre 2021 recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell’ambito della Politica Agricola Comune (Piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) e dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e che abroga i Regolamenti (UE) n. 1305/2013 e (UE) n. 1307/2013.
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