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Il D.M. n. 0304905 dell’8 luglio 2022 ha previsto specifici sostegni a favore di alcuni settori zootecnici che versano in uno stato di crisi per gli effetti determinati, principalmente, dalla pandemia da COVID-19 e dall’aumento dei prezzi dei mangimi e dell’energia.
Tra i settori che possono beneficiare dei sostegni vi è quello avicolo, al quale sono state destinati 2 milioni di euro per l’anno 2022.
Con le Istruzioni Operative n. 80/2022, AGEA ha reso le attese indicazioni operative sulle modalità per richiedere l’erogazione dell’aiuto da parte della filiera agricola, ossia dai soggetti che si occupano della trasformazione, dagli incubatori e dai centri di imballaggio uova operanti nel settore avicolo presenti nella BDN nell’area di restrizione colpita da aviaria.
L’aiuto è concesso fino a 400.000 euro per azienda a fronte dell’aumento del costo di produzione per unità di prodotto. Il contributo è calcolato in base all’aumento dei “costi variabili di produzione” fatturati all’impresa dal 1° marzo al 31 maggio 2022 rispetto a quelli fatturati nello stesso periodo dell’anno 2021.
Per accedere all’aiuto è necessario disporre di un fascicolo aziendale e di un indirizzo PEC; nella domanda, inoltre, deve essere indicato il codice IBAN valido ed aggiornato (lo stesso IBAN dovrà essere presente nel fascicolo aziendale).
Con le Istruzioni Operative n. 80, AGEA aveva indicato come periodo di presentazione delle domande quello compreso tra il 28 settembre ed il 14 ottobre 2022.
Ora, invece, con le Istruzioni Operative n. 94 del 14 ottobre 2022, AGEA rettifica quanto già indicato nelle precedenti note operative, disponendo che la domanda di aiuto potrà essere presentata dal 19 ottobre al 4 novembre 2022.
La misura di sostegno rientra tra quelle ammesse dal Quadro temporaneo previsto dalla Comunicazione della Commissione Europea (n. 2022/C131I/01) e, pertanto, i limiti sono fissati attualmente in 500.000 euro per la generalità delle imprese e 62.000 euro per le imprese del settore della produzione primaria.
Infine, AGEA chiarisce che non è richiesta alle imprese alcuna dichiarazione in relazione al fatto di non essere un’impresa in difficoltà, pertanto, la condizione espressa nelle Note n. 80/2022 al punto 9.1 “Verifiche di ammissibilità”, alla lett. b) dell’ultimo paragrafo, è da considerarsi nulla. A tal fine è stato aggiornato il modulo della domanda che dovrà essere presentata a partire dal prossimo 19 ottobre.