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Lo scorso 29 dicembre è stato firmato dal Sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Luigi D'Eramo, il Decreto di ripartizione del Fondo per lo Sviluppo della Produzione Biologica, istituito ai sensi dell’articolo 9, comma 1 della Legge 9 marzo 2022 n. 23[1] ma già previsto dalla Legge di Bilancio del 2020 e integrato dal Decreto Legge del 25 maggio 2021, n. 73.[2]
A seguito dell’istituzione del Fondo, con Decreto Ministeriale n. 658282 del 22 dicembre 2022[3], sono state determinate le modalità di funzionamento e i requisiti e criteri per la definizione dei soggetti e delle iniziative che possono essere finanziate con le risorse del Fondo stesso.
Gli interventi realizzabili e finanziabili dal Fondo sono volti a favorire forme di agricoltura a basso impatto ambientale e attività di promozione delle filiere biologiche e dei distretti biologici. Tramite il Fondo per l’Agricoltura Biologica si intende, dunque, incentivare:
Le risorse per il 2024 ammontano complessivamente a 6,7 milioni di euro e saranno impiegate per finanziare programmi di ricerca e di innovazione, il Piano d’azione nazionale per la produzione e i prodotti bio, il Piano delle sementi biologiche e per la realizzazione del marchio biologico italiano previsto dalla Legge 9 marzo 2022 n. 23.
[1] Legge 9 marzo 2022, n. 23, Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico.
[2] Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73, Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.
[3] Decreto Ministeriale 22 dicembre 2022, n. 658282, recante le modalità di funzionamento del "Fondo per lo sviluppo della produzione biologica" nonché i requisiti e i criteri per la definizione dei soggetti e delle iniziative che possono essere finanziate con le risorse del Fondo medesimo ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge 9 marzo 2022, n. 23.