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Notizie incoraggianti per le OP ortofrutticole dopo l’annuncio ai ministri dell’agricoltura fatto dal commissario Phil Hogan lo scorso 18 luglio. La Commissione Europea ha proposto di aumentare i prezzi di ritiro dal mercato, di diverse specie ortofrutticole, nel caso si utilizzi questo strumento previsto dall’OCM.
I prodotti certi per i quali è previsto l’aumento sono le pesche, le nettarine, le albicocche, il pomodoro fresco, le pere e le mele, alle quali è molto probabile che si aggiungano le susine ed il kiwi, ma per queste due ultime specie bisognerà attendere gli esiti del prossimo incontro previsto per il 25 agosto.
Una volta raggiunto l’accordo la UE provvederà ad emanare il relativo Regolamento, con decorrenza di validità nel 2017.
A seconda della destinazione vi dovrebbe essere un aumento calcolato all’interno di una forbice compresa tra il 30 ed il 40% del prezzo medio calcolato dall’UE in caso di distribuzione gratuita, e tra il 20 ed il 30% per le altre destinazioni.
Il ritiro dal mercato è uno strumento previsto dall’OCM con il quale le OP, ritirando in prodotto, dovrebbero calmierare le quotazioni del mercato fresco. Purtroppo, come spesso è accaduto, il basso prezzo di ritiro applicato dalla UE non ha dato in passato i risultati sperati dal legislatore (e dalle OP). L’indennità di cui si fa cenno e proposta dalla Commissione, diversa da quella straordinaria dovuta all’embargo russo, va nella direzione giusta per evitare le storture emerse in passato.