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Nuovi adempimenti in arrivo per gli agricoltori che, nelle prossime settimane, dovranno attivarsi per provvedere al controllo delle attrezzature per l’applicazione dei prodotti fitosanitari.
Tale obbligo deriva dalla previsione dell’art. 12 del D. Lgs. 150/2012, il quale ha recepito il contenuto della Direttiva 2009/128/CE sull’uso sostenibile dei pesticidi.
Il predetto articolo stabilisce che tutte le attrezzature specificamente destinate all'applicazione dei prodotti fitosanitari, compresi gli accessori essenziali per il funzionamento efficace delle stesse, dovranno essere sottoposte a controlli periodici, se impiegate per uso professionale.
Tutte le attrezzature utilizzate professionalmente, a prescindere dal loro utilizzo agricolo o extraagricolo, dovranno essere sottoposte a controllo funzionale entro il 26 novembre 2016. L’intervallo tra i controlli non potrà avere durata superiore a cinque anni, se fatti entro il 31 dicembre 2020. Altrimenti, dopo tale data, i controlli dovranno essere fatti ogni tre anni. La prima “verifica” dovrà essere fatta, comunque, almeno entro cinque anni dall’acquisto della macchina.
Diverse, invece, sono le regole applicabili ai soggetti che svolgono attività conto terzi: il primo controllo deve essere fatto entro due anni dall’acquisto del macchinario; poi, a seguire, esso deve essere ripetuto a cadenza biennale.
Occorre prestare molta attenzione a questo necessario adempimento, perché sono previste sanzioni salate: per chi si facesse pizzicare non in regola con le revisioni, la multa avrà un importo tra i 500 e i 2000 euro.
All’interno di questa, che è la disciplina generale, possono esserci poi alcune differenze di disciplina da regione a regione: è competenza degli organi regionali, infatti, disciplinare le procedure per i controlli, la raccolta dei dati, nonché l’eventuale introduzione di scadenze ed intervalli specifici e diversi per alcune categorie di attrezzature, come quelle portatili o quelle ad utilizzo limitato.
Tra le attrezzature ad utilizzo limitato, non possono essere ricomprese:
Il decreto, dando applicazione alla citata direttiva n. 128 del 2009, introduce poi l’obbligo di manutenzione periodica delle attrezzature da parte degli utilizzatori, i quali hanno il dovere di mantenerle sempre tarate ed efficienti.