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Come ogni anno, si avvicina inesorabile la data del 15 maggio, termine ultimo per gli agricoltori per presentare la Domanda Unica ed accedere ai contributi PAC.
Tra le novità previste per il 2017, va senza dubbio segnalata la possibilità per gli operatori agricoli di ottenere l’anticipo dei contributi, usufruendo dell’importante accordo stipulato nel 2016 tra l’ABI (Associazione Bancaria Italiana), il MIPAAF e gli enti pagatori.
In forza di tale accordo, infatti, gli agricoltori potranno quindi ottenere, in via anticipata, il versamento di una quota del contributo spettante pari ad almeno il 70%, senza dover attendere le lungaggini burocratiche che l’Unione Europea impone. Tale anticipo, quindi, favorirà le aziende, aiutandole nel fronteggiare l’ormai cronica crisi di liquidità nel breve e medio termine.
La determinazione del prestito da erogare è svolta dalla banca sulla base dei titoli PAC attivati nella DU e non già su quelli presenti nel portafoglio dell’agricoltore. Inoltre, tra i contributi che possono essere oggetto di anticipazione c’è anche il supplemento del greening, di cui la banca deve tenere conto solo nel caso di aziende con meno di 10 ettari di seminativi e/o di aziende in regime biologico.
La domanda per l’anticipo dei contributi dovrà essere inviata agli istituti bancari aderenti alla convenzione tra ABI e MIPAAF dopo la presentazione della Domanda Unica 2017. La richiesta dovrà essere inoltrata entro il 30 luglio e dovrà essere evasa entro trenta giorni dalla sua ricezione, a seguito dei dovuti controlli.
La banca, infatti, dovrà verificare la posizione dell’agricoltore all’interno del SIAN, nonché il grado di solidità finanziaria e di solvibilità dello stesso. Successivamente, all’esito positivo dei controlli, l’istituto bancario proporrà le modalità e le condizioni per l’erogazione del finanziamento.
Una volta trovato l’accordo tra le parti, la banca è obbligata alla registrazione di avvio della pratica nel SIAN, inserendo gli elementi caratterizzanti del prestito, ossia periodo, importo e tasso d’interesse applicato.
A questo punto, a seguito anche dell’eventuale allineamento dell’IBAN se diverso da quello indicato in DU, si può procedere con l’approvazione del finanziamento e la registrazione dello stesso nel portale del SIAN: tale operazione dovrà essere poi confermata anche dall’agricoltore.
Prima di procedere all’erogazione dell’anticipazione dei contributi, è necessaria la convalida dell’anticipazione anche da parte dell’ente pagatore. Questo garantisce il controllo sull’univocità dell’anticipo (per evitare quindi richieste multiple sulla base di una sola DU) e la canalizzazione dei pagamenti di anticipi e contributi sull’IBAN di riferimento. Contestualmente a tale approvazione, scatta in capo all’agricoltore l’obbligo di non cedere i titoli in portafoglio e non modificare l’IBAN.
Infine, si procederà all’inserimento dei moduli della domanda all’interno del fascicolo aziendale e alla successiva erogazione del finanziamento che, come detto, dovrà essere pari ad almeno il 70% dell’importo relativo a pagamento di base e greening in esenzione.
Il debito, poi, verrà estinto contestualmente al pagamento dei contributi da parte degli organismi pagatori, contributi la cui riscossione sarà posta in essere direttamente dalla banca sulla base di un mandato irrevocabile all’incasso sottoscritto dal beneficiario del finanziamento.
Si precisa che le parti potranno recedere in qualunque momento dall’accordo, previa comunicazione scritta e nel rispetto degli impegni già assunti ai sensi dell’accordo stesso.
La possibilità di ottenere un anticipo dei pagamenti dei contributi PAC rappresenta un’importante opportunità per gli agricoltori, i quali possono accedere al credito in maniera semplice ed economica, senza dover attendere i ritardi fisiologici e ormai cronici degli enti pagatori.