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Con la circolare 75117 del 4 ottobre, AGEA fornito l’esito dei ricalcoli relativi ai titoli attribuiti nel 2015 dalla riserva nazionale con le fattispecie “C” (abbandono di terre) - e “D” (compensazione di svantaggi specifici), da cui è emersa una riduzione del valore dei titoli pari al 27,5% rispetto a quelli originariamente attribuiti.
La circolare precisa che la riduzione è stata calcolata in termini di quantità/superficie dei titoli e non di valore unitario.
Non si tratta di un fulmine a ciel sereno: come avevamo già preannunciato nella nostra circolare n. 71/2017, AGEA aveva già segnalato la necessità di procedere ad un ricalcolo dei titoli per le campagne 2015 e 2016 prevedendo possibili riduzioni.
In particolare, lo scorso mese di marzo, AGEA con la circolare 14317/2017 aveva ipotizzato una riduzione del 20% per quanto riguardava i titoli della riserva 2015 (fattispecie C e D). Tale previsione si è dimostrata nei fatti troppo ottimista in quanto il taglio necessario ai titoli già assegnati è pari al 27,5%.
Tale riduzione, spiega AGEA, non sarebbe dovuta ad errori o ad “aree grigie” nella redazione delle domande, ma al fatto che, in base al Reg. (UE) 1307/2013 ed all’art. 11 del D.M. 6513/2014, è prevista la priorità nell’attribuzione della riserva nazionale alle fattispecie “giovani e nuovi agricoltori” le cui richieste devono essere obbligatoriamente soddisfatte. Pertanto, le domande concernenti l’abbandono delle terre e compensazione svantaggi specifici (fattispecie C e D) possono accedere solo alla parte residuale del plafond.
In pratica, agli agricoltori che hanno ottenuto l’aumento del valore dei titoli già detenuti al valore medio del titolo da riserva nazionale, sarà applicata la riduzione in termini di quantità/superficie, alla sola componente del titolo relativa all’attribuzione da riserva nazionale.
Le imprese agricole che avevano già pianificato nel proprio budget tali risorse, dovranno rifarsi i conti in tasca facendo le opportune riprese dal 2015 in poi.
Ogni ente pagatore dovrà procedere al recupero delle somme “indebitamente percepite” dagli agricoltori trattenendone il valore dal pagamento della Domanda Unica del 2017.