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Il rispetto della legge e, in particolare, l’indipendenza dalle associazioni di carattere mafioso sono temi estremamente delicati e trattati con grande attenzione da parte del legislatore.
A partire dal 19 novembre, tanti agricoltori dovranno iniziare a fare i conti con la specifica disciplina antimafia: con la L. 161/2017, è stato infatti sancito l’obbligo di presentare la documentazione antimafia per tutti i terreni agricoli, a qualunque titolo acquisiti, che usufruiscono di fondi europei.
Stante questa previsione, tutti gli imprenditori agricoli che percepiscono aiuti PAC rientrano all’interno della nuova previsione e, quindi, dovranno a presentare le certificazioni antimafia.
Nella disciplina previgente, tale obbligo era previsto soltanto per i soggetti percettori di fondi comunitari di importo superiore a 150.000 euro. Con le nuove modifiche normative, invece, anche chi percepisce 100 euro di contributi, dovrà presentare entro il 30 novembre la necessaria documentazione all’ente pagatore. Altrimenti, addio aiuti.
Va segnalato, però, che attualmente è oggetto di discussione in Parlamento una modifica della disciplina appena approvata al fine di temperarne l’impatto e le ricadute.
Nella giornata di ieri, infatti, è stato approvato alla Commissione Bilancio del Senato un emendamento al Decreto fiscale che esonera i richiedenti dall’obbligo di esibire la certificazione antimafia per tutti i terreni per cui si richiedono fondi europei per un importo inferiore a 5.000 euro.
Se tale emendamento venisse confermato nel testo finale del Decreto fiscale, oltre 720.000 soggetti sarebbero esonerati dal nuovo obbligo, il quale dovrebbe coinvolgerne però circa 170.000.
Ad ogni modo, la situazione è decisamente fluida: allo stato dell’arte, infatti, entro il 30 novembre occorrerà regolare la propria posizione, ma l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto fiscale, contenente l’eventuale riduzione della platea degli interessati, è stimata per il 7 dicembre.
La partita, quindi, è decisamente aperta e da seguire nei suoi sviluppi con attenzione: salvo sconvolgimenti normativi, infatti, presto non sarà più possibile accedere ai contributi PAC e agli aiuti comunitari senza il rispetto della disciplina antimafia e la consegna della relativa documentazione.