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Tra le tante questioni aperte nel mondo dell’agricoltura, meritevole di particolare attenzione è la partita relativa ai PAI e alle assicurazioni agevolate: ci sono agricoltori che attendono contributi da anni, ma presto potrebbero esserci importanti novità.
Come noto, l’Italia ha messo in piedi un sistema di agevolazioni per gli agricoltori che intendono assicurare le proprie colture: i consorzi di difesa contrattano le polizze assicurative, ottenendo condizioni più favorevoli per gli imprenditori agricoli, e anticipano parte delle quote, grazie anche all’accesso a fondi europei.
In caso di calamità, le colture assicurate vengono indennizzate in parte dalle compagnie assicurative (per il 35%), mentre la restante parte è a carico dello Stato.
Questo, però, nella teoria. Il sistema è farraginoso e non funziona, mentre la burocrazia rallenta le procedure, accumulando biblici ritardi. Nel caso delle assicurazioni agevolate, infatti, il Ministero deve ancora versare nelle casse degli agricoltori ben 84 milioni per il 2015, 192 milioni per il 2016 e circa 226 milioni per il 2017.
Soldi, tanti soldi. Per provare a risolvere la situazione, però, si è recentemente attivato il MIPAAF che, con un apposito comunicato, ha annunciato lo sblocco di circa 197 milioni di euro per fronteggiare questa situazione. Tali risorse dovrebbero essere erogate entro la fine del 2018 secondo la seguente calendarizzazione:
Così facendo, annuncia il Ministero, dovrebbero essere coperte oltre il 93% delle domande di contributo richiesto e resterebbe fuori appena un 7% di domande ancora da valutare. Ma sarà vero? Dopo anni di promesse disattese, la fiducia è poca e il dubbio resta.
Inoltre, secondo i conti effettuati dai consorzi di difesa (i quali si stanno attualmente facendo carico dell’inadempienza statale), tale nuova calendarizzazione non sarebbe idonea a risolvere alcunché, rimandando solo di qualche mese l’esplosione di un bubbone che, allo stato dell’arte, appare inevitabile.
Per quanto riguarda la campagna 2017, poi, il MIPAAF chiede agli operatori di velocizzare le attività e iniziare il caricamento dei certificati di polizza e delle domande, ricordando che solo per le domande ricevute entro il prossimo 31 luglio sarà possibile procedere ai necessari controlli (realizzati dall’apposita task force creata dal MIPAAF per mantenere un costante monitoraggio della situazione) e alla conseguente erogazione del contributo entro il 31 dicembre 2018.
Anche tale richiesta sembra davvero balzana, in quanto ad oggi l’invio delle polizze è ostacolato da problemi burocratici e, soprattutto, informatici, che ne rendono praticamente la trasmissione.
Dopo lunghi anni di attesa, vanno registrate le dichiarazioni del Ministero volte a sbloccare contributi spettanti agli agricoltori per le assicurazioni agevolate. Da un lato, non si può che accogliere questa notizia positivamente, per una annosa soluzione che potrebbe trovare soluzione. Dall’altro, non resta che constatare che, nel nostro Paese, la storia sia sempre la stessa, fatta di ritardi cronici, proroghe e inefficienze che danneggiano chiunque svolga, con impegno e serietà, il proprio lavoro.