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Il Decreto ministeriale 9 agosto 2018 prevede una modifica del sostegno accoppiato della Pac. Più risorse per il riso, la barbabietola e il grano duro.
Il Decreto ministeriale 9 agosto 2018, prot. 7839, prevede una modifica delle scelte nazionali sul sostegno accoppiato della Pac, con l'innalzamento della percentuale di risorse per i pagamenti accoppiati allo scopo di aumentare il sostegno al settore della barbabietola da zucchero (+6 milioni di euro), del riso (+12 milioni di euro) e del grano duro (+16 milioni di euro).
Il provvedimento è molto atteso dal mondo produttivo perché interviene a sostegno di alcuni prodotti particolarmente esposti alla concorrenza internazionale.
Il pagamento erogato per la barbabietola da zucchero nel 2017 è stato di 443,76 euro/ha, ma la fortissima crisi dei prezzi dello zucchero rischia di compromettere la redditività della coltura.
Per contrastare tali effetti, il sostegno accoppiato sarà aumentato dal 2019 da 16,5 a 22 milioni di euro.
Le superfici per il pagamento alla barbabietola da zucchero si attestano sui 37 mila ettari, per cui il pagamento accoppiato stimato per il 2019 sarà di circa 600 euro/ha.
I produttori di riso hanno usufruito nel 2017 di un aiuto accoppiato di circa 96,71 euro/ha.
L’aumento del plafond di circa 10 milioni di euro consentirà di aumentare il pagamento accoppiato a circa 150 euro/ha.
Nel 2017, le coltivazioni d grano duro al Centro-Sud hanno beneficiato di un pagamento accoppiato di 80,70 euro/ha.
L’aumento del plafond di 16 milioni di euro porterà ad un aumento del sostegno accoppiato da 80,70 euro/ha a circa 100 euro/ha.
Infine, si segnala che l’art.1 il Decreto 7839 del 9 agosto modifica l’art. 3 comma 1, lettera b) del D.M. 7/6/2018 nel quale si definiva una delle modalità previste per la qualifica di imprenditore attivo e precisamente quella relativa al possesso della partita IVA attiva in campo agricolo.
Tale modifica non tiene conto delle novità introdotte dalla conversione in legge del decreto dignità (D.L. 87/2018), pertanto, non è previsto il fatto che già dal 2018 tutti gli agricoltori in regime di esonero sono dispensati dalla presentazione della comunicazione dei dati delle fatture, agevolazione precedentemente riservata solo ai piccoli imprenditori con terreni ubicati prevalentemente in zone montane o svantaggiate.