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Il Governo ha annunciato un pacchetto di aiuti alle imprese del settore turistico per complessivi 1,7 miliardi di euro, che sarà inserito nell’ambito dell’atteso “Decreto PNRR”, la cui approvazione è prevista entro il prossimo 31 dicembre.
Al fine di migliorare la qualità dell’offerta turistica, in particolare, è previsto il riconoscimento di un “superbonus”, a favore delle imprese alberghiere, degli agriturismi, degli stabilimenti termali e balneari, dei porti turistici, dei parchi tematici, delle fiere e dei congressi.
Il superbonus sarà riconosciuto nella misura del 80% delle spese sostenute, in relazione a interventi conclusi entro il 31 dicembre 2024, per lavori finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica delle strutture, alla riqualificazione antisismica e all’eliminazione delle barriere architettoniche.
L’incentivo troverà applicazione anche per gli investimenti e gli interventi avviati e non conclusi prima dell’entrata in vigore del Decreto Legge, con inizio lavori successivo al 1° febbraio 2020.
Il superbonus sarà riconosciuto sotto forma di credito d’imposta, da utilizzare in compensazione nel Modello F24 per il pagamento di imposte e contributi. In alternativa, il contributo potrà essere ceduto a terzi.
è poi previsto, sempre a favore delle imprese turistiche di cui sopra, il riconoscimento di un contributo a fondo perduto dell’importo massimo di 40.000 euro, che potrà essere incrementato di ulteriori 30.000 euro qualora gli interventi per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica delle strutture turistiche coprano almeno il 15% dell’investimento complessivo.
L’incremento è invece fissato a 20.000 euro per l’imprenditoria femminile e giovanile (under 35) e a 10.000 euro per le imprese operanti nel Mezzogiorno.
Il sostegno, in ogni caso, non potrà superare la soglia di 100.000 euro, seguirà le regole del Temporary Framework sugli aiuti di Stato COVID-19 e sarà erogato in un’unica soluzione al termine degli interventi ammissibili. è tuttavia prevista la possibilità di richiedere un anticipo del 30%.
Il Ministero del Turismo ha previsto anche l’istituzione di una sezione speciale del Fondo di garanzia PMI appositamente dedicata alle imprese del settore turistico e di un fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo.
Le risorse destinate alla sezione speciale del Fondo di garanzia PMI saranno riservate:
Il fondo di rotazione, invece, garantirà il 35% delle spese e dei costi ammissibili nel limite di 40 milioni di euro per il 2022 e il 2023 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni successivi, con una riserva del 50% degli interventi a supporto degli investimenti di riqualificazione energetica e innovazione digitale.
Infine, a favore delle agenzie di viaggi e dei tour operator, è previsto il riconoscimento di un credito d’imposta per la digitalizzazione dei servizi turistici (acquisto di siti e portali web, automatizzazione dei servizi di prenotazione e vendita di alloggi e pernottamenti, ecc.) pari al 50% dei costi sostenuti, entro un massimo di 25.000 euro.