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Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge per arrestare la diffusione sul territorio nazionale della Peste Suina Africana (PSA).
La diffusione della PSA sta dimostrandosi estremamente preoccupante in diversi Paesi dell’UE e le prime avvisaglie di contagio sono state rilevate in alcune Regioni italiane nelle quali le autorità sanitarie hanno già da tempo limitato le attività venatorie ed introdotto alcune restrizioni.
Nel comunicato stampa diffuso dal MIPAAF, si legge che il provvedimento d'urgenza si è reso necessario al fine della eradicazione dalla PSA nei cinghiali e per prevenirne il contagio nei suini da allevamento.
Scopo del Decreto è quello di assicurare la salvaguardia della sanità animale, la tutela del patrimonio suinicolo nazionale e dell'Unione Europea e, non ultimo, salvaguardare le esportazioni, il sistema produttivo nazionale e la relativa filiera.
Il Decreto prevede l'attuazione, entro trenta giorni dalla sua entrata in vigore, dei Piani regionali di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l'eradicazione della Peste Suina Africana, con la ricognizione della consistenza della specie all'interno del territorio di competenza suddiviso per provincia, l'indicazione dei metodi ecologici, le aree di intervento diretto, le modalità, i tempi e gli obiettivi annuali del prelievo, esclusivamente connessi ai fini del contenimento della PSA.
Inoltre, è prevista la nomina di un Commissario straordinario con compiti di coordinamento e monitoraggio delle azioni e delle misure messe in atto per prevenire e contenere la diffusione della malattia virale, il quale si avvarrà degli enti del Servizio Sanitario Nazionale e dei competenti uffici di Ministeri, Regioni, Province, Città metropolitane, Comuni e Forze di Polizia. Il Decreto non prevede lo stanziamento di risorse, cosicché l’attività del commissario è limitata al coordinamento ed al monitoraggio delle predette azioni.
Il Decreto introduce l'obbligo, per chi rinviene esemplari di cinghiali feriti o deceduti nell'ambito delle attività di attuazione dei Piani regionali o nello svolgimento di attività venatoria o boschiva, di coltivazione di fondi agricoli o coinvolto in un sinistro con cinghiali, di segnalare il rinvenimento immediatamente al servizio veterinario della ASL competente per territorio.