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pacchetto-ortofloro-plus I nuovi termini per la revisione delle macchine agricole

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la legge di conversione del d.l. n. 228/2021, c.d. decreto milleproroghe 2022, interviene, modificandoli, sui termini per la revisione delle macchine agricole di cui al d.m. 20 maggio 2015 del ministero delle infrastrutture e dei trasporti. ancorché la definitiva conversione in legge del decreto milleproroghe sia prevista solo nella giornata di domani, giovedì 24 febbraio 2022, autorevoli fonti governative hanno garantito che il nuovo calendario per la revisione delle macchine agricole non subirà ulteriori modifiche. in ogni caso, il nuovo art. 5-ter, d.l. n. 228/2021, prevede che la revisione dei mezzi agricoli sia effettuata entro i seguenti nuovi termini:. 31 dicembre 2022, per i veicoli immatricolati entro il 31 dicembre 1983;. 31 dicembre 2023, per i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 1984 al 31 dicembre 1996;. 31 dicembre 2024, per i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 1997 al 31 dicembre 2019;. quinto anno successivo alla fine del mese di prima immatricolazione, per i veicoli immatricolati dopo il 1° gennaio 2020. in relazione ai mezzi immatricolati dopo il 1° gennaio 2020, la revisione deve essere quindi effettuata con cadenza quinquennale. il nuovo calendario è applicabile ai seguenti mezzi:. trattori agricoli;. macchine agricole operatrici semoventi a due o più assi;. rimorchi agricoli con massa complessiva a pieno carico superiore a 1,5 tonnellate (ma solo se le dimensioni di ingombro superano i quattro metri di lunghezza e i due metri di larghezza);. macchine operatrici (come spartineve, spanditrici di sabbia, carrelli, ecc.). definito il calendario resta ancora in attesa di emanazione il decreto contenente le regole tecniche per la revisione obbligatoria dei mezzi agricoli (controlli richiesti e requisiti minimi). considerata la scadenza del 31 dicembre 2022 per i mezzi agricoli immatricolati entro il 31 dicembre 1983, si ritiene che il tanto atteso provvedimento sia oramai di imminente emanazione. in conclusione si ricorda che per i mezzi non in regola sono previste sanzioni amministrative da 85 a 338 euro, nonché il ritiro della carta di circolazione o del certificato di idoneità tecnica del mezzo. l’applicazione di tali sanzioni, sinora di fatto sospesa in considerazione della mancanza dell’impianto normativo di riferimento, troverà nuova linfa una volta approvato il decreto contenente le regole tecniche per l’effettuazione delle revisioni. ©riproduzione riservata
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