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È stato pubblicato nel 2021, ma solo a partire dal prossimo 2 maggio e fino al 16 giugno (alle 18) sarà possibile caricare online i dati relativi al proprio progetto di investimento e verificare se si possiedono i requisiti per raggiungere il punteggio necessario a partecipare (minimo 120 punti) presentando le domande.
Con il nuovo bando dell’INAIL per migliorare il livello di sicurezza sui luoghi di lavoro si aprono nuove opportunità per le piccole e microimprese agricole, incluse quelle costituite da giovani agricoltori fino a un massimo di 40 anni di età, ma anche per tutte le aziende del settore che, sempre nell’ambito della sicurezza e della salubrità, vogliono intervenire per rimuovere l’amianto dai propri capannoni e dalle strutture produttive. “Il bando rappresenta un’occasione importante per due motivi fondamentali”, spiega Piergiorgio Zuffi, direttore commerciale di Innova Finance, società che, nata nel 2008 a Bologna, è specializzata nella finanza agevolata e nell’affiancamento delle imprese in cerca di risorse pubbliche a condizioni più favorevoli di quelle di mercato per sostenere i loro investimenti. “Da un lato infatti - prosegue Zuffi - sono state introdotte alcune novità rispetto ai bandi precedenti delle quali è opportuno che le aziende agricole siano a conoscenza. Dall’altro lato si dà per la prima volta anche a questo settore l’opportunità di investire sulla rimozione dell’amianto dalle proprie strutture”. Per Innova Finance, che dispone di un team di oltre 100 professionisti specializzati, queste novità possono rappresentare un incentivo per realizzare investimenti destinati ad aumentare il livello di qualità e sicurezza sul lavoro e in generale le performance aziendali nel settore agricolo. Il nuovo bando dell’INAIL - l’istituto li pubblica con cadenza annuale - dispone di un plafond complessivo di 273,7 milioni di euro, dei quali 37,5 sono destinati proprio all’agricoltura. Il prossimo 12 settembre saranno pubblicate tutte le note tecniche che servono a presentare la domanda di accesso ai contributi. In quell’occasione, sarà indicata anche la data del click-day, quando cioè le domande stesse potranno essere inoltrate attraverso l’apposito sportello informatico. Ma vediamo in dettaglio a chi è rivolto il bando, cosa prevede e quali sono le novità rispetto al passato.
Possono partecipare le piccole e microimprese che operano nel settore della produzione agricola e sono qualificate come impresa individuale, società agricola o società cooperativa. Per quanto riguarda i giovani agricoltori, in caso di impresa individuale, il titolare non deve superare i 40 anni di età alla data di presentazione della domanda. Questa soglia non deve essere oltrepassata da almeno i due terzi dei soci in caso di società semplici e dal 50% in caso di società di capitali, i cui organi di amministrazione devono essere comunque costituiti in maggioranza da giovani. Per quanto riguarda, invece, i progetti relativi alla rimozione dell’amianto, possono partecipare tutte le imprese, escluse quelle di piccole e micro dimensioni che hanno ricevuto finanziamenti con bandi INAIL del 2017 e del 2018 e con il bando riferito all’agricoltura 2019-2020. Tutte le aziende, in entrambi i casi, devono essere in regola con gli obblighi assicurativi e contributivi, E non devono aver chiesto o ricevuto altri contributi pubblici sul progetto di investimento per il quale presentano la domanda di finanziamento.
Possono essere finanziati l’acquisto o il noleggio con patto d’acquisto di trattori e macchine agricole o forestali, caratterizzati da soluzioni innovative per il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda. L’investimento per il quale si chiede il contributo dovrà consentire di ridurre fattori di rischio di infortuni e di inquinamento acustico. Qui troviamo le due novità che riguardano questa linea di finanziamento. Per quanto riguarda la diminuzione del rumore, e quindi dell’inquinamento acustico, è richiesta la permuta della vecchia macchina agricola con quella di nuova generazione. Le nuove attrezzature dovranno determinare una riduzione concreta delle emissioni inquinanti, assicurando al contempo un miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, con una riduzione effettiva del rischio rumore. Per tutti i progetti di investimento su soluzioni innovative per il miglioramento globale dell’azienda è ammissibile inserire l’acquisto di una macchina agricola priva di motore. Che si tratti di un investimento sull’innovazione dovrà in ogni caso essere dimostrato attraverso vari indicatori, come quelli relativi alla sostenibilità ambientale. Il progetto potrà prevedere al massimo l’acquisto di due beni. Per ciò che attiene la rimozione dell’amianto, sono invece ammessi tutti i progetti di bonifica relativi unicamente alla rimozione con successivo trasporto e conferimento a un impianto autorizzato. È importante precisare che l’azienda dovrà quindi scegliere se avvalersi dell’asse agricoltura del bando, quella rivolta alle piccole imprese e ai giovani agricoltori, o se puntare su quella riferita agli interventi di bonifica. Non potranno essere presentate, perciò, due domande per far leva su entrambe le linee di finanziamento previste dal bando.
Nel caso dei progetti relativi al miglioramento del rendimento globale dell’azienda e delle condizioni di sicurezza il contributo è pari al 40% delle spese ammesse, percentuale che sale al 50% quando l’impresa è costituita da giovani agricoltori che, come abbiamo visto, non devono aver superato i 40 anni di età. Il contributo massimo erogabile è di 60.000 euro e, in caso di accoglimento della domanda, il progetto di investimento dovrà essere rendicontato entro un anno dalla data di ricezione della comunicazione di esito positivo. Per quanto riguarda gli interventi per la rimozione dell’amianto, il contributo massimo previsto è invece di 25.000 euro. Saranno ammesse tutte le spese necessarie a realizzare il progetto di bonifica, anche quelle per il rifacimento di coperture in cemento-amianto dopo la loro rimozione. Per quanto concerne la bonifica di strutture edili sono esclusi gli interventi su manufatti dei quali l’impresa che chiede il contributo detiene la proprietà, ma che ha dato in locazione a un’altra azienda. Nel caso di affitti parziali di immobili sarà finanziata la sola quota parte dei lavori riguardante la porzione di immobile non locata e utilizzata direttamente dai dipendenti dell’impresa che ha presentato la domanda. Sono invece ammessi gli interventi richiesti dall’azienda locataria dell’immobile dove si intende rimuovere l’amianto.