Sulla Gazzetta Ufficiale n. 91/2023 è stato pubblicato il D.M. 3 marzo 2023, con il quale il Ministero dell’Interno ha definito le modalità di attribuzione a ciascun cittadino, da parte dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), del codice identificativo univoco “ID ANPR”.

Con il decreto, in particolare, sono state definite le modalità per garantire la circolarità dei dati anagrafici e l’interoperabilità con le altre banche dati delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici, nei limiti della conoscibilità dei dati previsti dalle leggi e dai regolamenti.

A differenza del Codice Fiscale, il nuovo codice univoco digitale non è ricavato e non contiene i dati anagrafici della persona fisica cui è attribuito, garantendo dunque una maggiore tutela della privacy.

Il codice ID ANPR presenta le seguenti caratteristiche:

• è alfanumerico con una lunghezza di nove caratteri, compreso il check digit;
• è attribuito e associato univocamente ad ogni individuo già registrato nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, ovvero ad ogni individuo in fase di registrazione nell'ANPR;
• può essere generato soltanto dal sistema ANPR;
• non può essere riassegnato.

Il nuovo codice univoco non contiene informazioni personali e, pertanto, consente di rendere maggiormente riservate le interrogazioni alle banche dati. Lo stesso, infatti, sarà reso disponibile ai soggetti legittimati (come, ad esempio, gli enti accreditati) e al cittadino stesso, ma non a soggetti terzi.

Ciascun cittadino, in particolare, potrà consultare il proprio ID ANPR sul sito istituzionale dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, accedendo con SPID, CIE o CNS e poi cliccando sulla sezione “Visura e autocertificazioni”.

Inoltre, a differenza del Codice Fiscale, che in taluni casi può variare o essere riassegnato (come, ad esempio, in caso di omocodia o di errata attribuzione), il codice ID ANPR rimane lo stesso, senza subire variazioni, per tutta la durata di vita del cittadino.

Da ultimo, si evidenzia che una volta decorso un anno dalla data di pubblicazione del decreto, la consultazione dei dati nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente sarà consentita esclusivamente mediante il codice ID ANPR.