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Le contaminazioni da sostanze non ammesse sui prodotti agroalimentari e nell’ambiente costituiscono da tempo un problema serio per il settore biologico europeo.
In particolare, le istituzioni europee hanno evidenziato la necessità e l’urgenza di condividere le informazioni disponibili in materia di residui, nonché approcci e buone pratiche di gestione delle contaminazioni (art. 29, par. 9 del Reg. (UE) n. 2018/848). A cadenza annuale, le autorità competenti degli Stati membri devono documentare i risultati delle indagini e le misure adottate in caso di presenza di prodotti e sostanze non autorizzati per l’uso nella produzione biologica e condividere tali informazioni al fine di formulare a livello europeo le migliori prassi e misure volte ad evitare la presenza di prodotti e sostanze non autorizzati per l’uso nella produzione biologica.
In tale contesto è stato recentemente pubblicato il Regolamento di esecuzione (UE) 2023/1195[1] che stabilisce norme relative ai dettagli e al formato delle informazioni che gli Stati membri sono tenuti a mettere a disposizione sui risultati delle indagini ufficiali relative ai casi di contaminazione con prodotti o sostanze il cui uso non è autorizzato nella produzione biologica. Tale informazioni vanno condivise entro il 31 marzo di ogni anno tramite il sistema informativo sull’agricoltura biologica (OFIS). I casi di contaminazione per i quali l’indagine ufficiale non è stata chiusa entro il 31 dicembre devono essere rappresentati nella comunicazione relativa all’anno seguente.
Nel dettaglio, le informazioni che devono essere condivise sono le seguenti:
[1] Regolamento di esecuzione (UE) 2023/1195 della Commissione del 20 giugno 2023 che stabilisce norme relative ai dettagli e al formato delle informazioni che gli Stati membri sono tenuti a mettere a disposizione sui risultati delle indagini ufficiali relative ai casi di contaminazione con prodotti o sostanze il cui uso non è autorizzato nella produzione biologica.