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La Commissione europea ha adottato un pacchetto di sostegni per gli agricoltori per far fronte ai maggiori costi dovuti alla crisi ucraina.
In particolare, 100 milioni di euro saranno destinati agli agricoltori di Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia per fronteggiare gli squilibri di mercato determinati dalla sospensione dei dazi per l’import dall’Ucraina.
Altri 330 milioni di euro sono invece destinati agli agricoltori degli altri Paesi membri (Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Finlandia e Svezia) per sostenere i maggiori costi delle materie prime ed energetiche.
All’Italia, in particolare, sono stati assegnati 60,5 milioni di euro che, a seguito del cofinanziamento nazionale, potranno triplicare ed arrivare complessivamente a 181,5 milioni di euro.
Circa la destinazione dei fondi europei, il Ministro dell’Agricoltura ha dichiarato che: “Dopo aver chiesto con forza e determinazione che i fondi della riserva di crisi della PAC fossero usati per supportare gli agricoltori nel fronteggiare i danni derivanti da siccità e alluvioni, l’UE ha finalmente assegnato 60 milioni di euro all’Italia. Un importante risultato che si traduce con la possibilità, per gli operatori del comparto, di ricevere indennizzi fino al 100% dei danni subiti alle produzioni dopo gli eventi calamitosi di maggio. Vogliamo accelerare il processo di ricostruzione, come ribadito nel corso della riunione che ho avuto con il Commissario Figliuolo e le rappresentanze delle associazioni di categoria lo scorso 4 luglio al MASAF, ma, allo stesso tempo, lavoriamo per far aumentare i fondi fino a 180 milioni di euro”.