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A seguito delle catastrofi derivanti dall’alluvione in Toscana, tutte le imprese del territorio si auspicavano un intervento che permettesse di far slittare i versamenti dei debiti nei confronti dell’Erario, quanto meno per questi ultimi mesi del 2023.
Potrebbe slittare solo fino al 20 dicembre, ma non oltre, la remissione in termini dei pagamenti già scaduti il 16 novembre 2023, ovvero la possibilità di saldare i debiti con l’INPS e il Fisco senza l’applicazione delle sanzioni per ritardati o omessi versamenti. Lo stesso vale anche per i pagamenti degli acconti IRES, IRPEF e IRAP in scadenza a fine novembre.
Visto lo stato di difficoltà economiche in cui versano le imprese colpite dall’alluvione, ci si auspicava che la proroga del termine per i versamenti venisse spostata almeno alla fine del primo semestre del 2024, ma questo desiderio, secondo le stime di Confindustria Toscana, rischia di non vedersi esaudito data l’ingente somma (quasi 1,2 miliardi tra imposte da versare all’Erario e contributi da pagare agli istituti di previdenza) da versare che non trova copertura.
Purtroppo, nonostante gli sforzi dei tecnici e del Ministero delle Finanze, un miliardo (e oltre) di debito rappresenta una cifra estremamente rilevante, difficile da recuperare in piena sessione di bilancio.
Inoltre, bisogna tenere in considerazione che, anche qualora venissero individuate le risorse e le misure in grado di garantire una copertura di cassa, occorrerà individuare, in tempi brevi, il veicolo legislativo su cui far viaggiare la remissione in termini dei versamenti.
Le possibilità sul tavolo, ad oggi, potrebbero essere le seguenti:
Entrambe queste soluzioni, purtroppo, richiedono tempistiche troppo lunghe, pertanto il Governo, se volesse dare certezze immediate a imprese e famiglie, dovrebbe ricorrere ad un decreto legge con i pagamenti sospesi da subito.
Viste le tempistiche davvero ridotte, ci si augura almeno che gli interventi arrivino in tempi congrui per dare la possibilità alle imprese di organizzarsi per fare i versamenti entro il 20 novembre.