Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
In data 22 novembre c.a. il Parlamento europeo ha respinto la proposta di legge per limitare l’impiego di pesticidi nell’Unione Europea entro il 2030, segnando di fatto uno stallo politico del testo a pochi mesi dalla scadenza della legislatura, con le elezioni europee in programma dal 6 al 9 giugno 2024.
L’eurodeputata ambientalista Sarah Wiener, relatrice del testo, ha parlato di “giorno nero per l’ambiente e per gli agricoltori”.
Il testo legislativo, considerato un tassello importante del Green Deal europeo, era stato proposto dalla Commissione europea nel giugno 2022 e puntava a dimezzare l’impiego di prodotti fitosanitari di origine chimica rispetto al periodo 2015-2017.
Nonostante i tentativi del Partito Popolare Europeo (PPE) di ammorbidire il testo tramite la presentazione di alcuni emendamenti, quest’ultimo è stato comunque bocciato in sessione plenaria con 299 voti contrari, 207 favorevoli e 121 astenuti.
Il PPE si era schierato contrario fin dall’inizio alla proposta di legge, appoggiato dall’unione sindacale agricola Copa-Cogeca, considerando troppo restrittive le normative in materia di ambiente dell’UE.
L’iter legislativo prevede, in questa fase, che il testo passi prima in Consiglio UE, che ancora deve adottare la posizione negoziale in prima lettura. Successivamente, il testo emendato dal Consiglio passerà al Parlamento europeo per la seconda lettura, che potrà decidere di emendarlo o meno.