Il Presidente della Repubblica Mattarella ha promulgato il Disegno di Legge che impone il divieto di produrre e vendere in Italia la carne coltivata, con l’impegno del Governo ad uniformarsi alle osservazioni eventualmente formulate dalla Commissione UE.

Secondo il Ministro dell’Agricoltura, questo provvedimento rappresenta sicuramente un importante traguardo che dimostra come l’Italia sia tornata vettore, modello e avanguardia politica in tema di sicurezza alimentare collegata alla salute.

La Legge 172/2023 stabilisce chiaramente il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi che provengono da colture cellulari o tessuti derivanti da animali vertebrati. Inoltre, è vietato l’uso della denominazione “carne” per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali.

La decisione di Mattarella dovrà comunque attendere conferma fino al 4 marzo 2024, data entro la quale la Commissione Europea dovrà esprimersi. Tale termine potrà essere esteso fino a tre mesi aggiuntivi.

Il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, si è detto particolarmente soddisfatto della promulgazione della Legge. Ha affermato che “con la promulgazione l’Italia diventa ufficialmente la prima Nazione al mondo a contrastare attivamente la produzione di carne coltivata, con una norma che ne vieta la produzione, la commercializzazione e l’importazione. Un risultato straordinario ottenuto con un D.D.L. promosso dal Governo, sostenuto con la sottoscrizione di una petizione popolare di milioni di cittadini e attraverso atti di indirizzo di migliaia di assise comunali e di tutti i Consigli regionali”.

Questo provvedimento ha la finalità di salvaguardare il territorio, il lavoro, l’equità sociale e la qualità degli elementi connaturati al cibo, che deve sempre garantire il benessere fisico oltre che essere visto come semplice nutrimento.