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Nel caso di una piccola azienda agricola che produce vino ed ha intenzione di vendere il prodotto ad operatori commerciali stabiliti in altri Paesi dell'Unione Europea: questi sono i principali adempimenti.
L'articolo 37, comma 1, del Testo Unico delle accise approvato con il Decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 e successive modifiche, stabilisce che, fintantoché in Italia il vino viene assoggettato ad un'aliquota d'accisa pari a "0", i cosiddetti "piccoli produttori di vino" (produzione annuale inferiore a 1000 ettolitri, determinata con riferimento alla produzione media dell'ultimo quinquennio dell'azienda agricola), sono esentati dall'obbligo della licenza di deposito fiscale e da quelli connessi alla circolazione ed al controllo propri del regime generale delle accise.
Per la movimentazione del vino in ambito comunitario, detti soggetti hanno l'obbligo di spedire il prodotto in regime sospensivo a soggetti abilitati (con la qualifica di "depositario autorizzato" oppure di "destinatario registrato" anche "occasionale") utilizzando anziché l'e-AD (Documento Amministrativo elettronico) il Documento MVV (Documento di accompagnamento prodotti vitivinicoli) di cui al Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali n. 7490 del 2 luglio 2013.
Per la spedizione in regime sospensivo è necessaria la prestazione di idonea garanzia a copertura sia dei rischi connessi alla circolazione che del pagamento dell'accisa all'atto dell'immissione in consumo nel territorio di destinazione.
Dovranno essere, inoltre, osservati anche gli altri adempimenti previsti dal medesimo articolo 37 e, come disposto dall'art. 8, comma 2 del Decreto ministeriale 27 marzo 2001, n. 153, dovrà essere informato l'Ufficio delle dogane territorialmente competente delle operazioni intracomunitarie effettuate presentando, entro il quinto giorno successivo al termine di ciascun mese, una distinta delle medesime operazioni.
Relativamente agli adempimenti previsti dalla disciplina dell'IVA connessi agli scambi intracomunitari dovrà farsi riferimento alle disposizioni dettate dal Decreto legge del 30 agosto 1993, n. 331 convertito con Legge del 29 ottobre 1993, n. 421 e dalla disciplina INTRASTAT di cui al Decreto 22 febbraio 2010.