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Il Decreto Legge 63/2024 introduce importanti misure per il settore vitivinicolo, focalizzandosi sulla digitalizzazione degli adempimenti e sul collegamento tra i registri dematerializzati dei prodotti vitivinicoli e lo schedario viticolo.
I registri dematerializzati riguardano i prodotti vitivinicoli e sono definiti dall’articolo 147, paragrafo 2, del Regolamento (UE) n. 1308/2013. Questi registri contengono informazioni sulle entrate e le uscite dei prodotti vitivinicoli e coinvolgono soggetti come produttori, imbottigliatori, trasformatori e commercianti.
Lo schedario viticolo, previsto dall’articolo 8 della legge n. 238/2016, contiene informazioni aggiornate sul potenziale produttivo viticolo, in conformità con il suddetto regolamento (UE) n. 1308/2013.
Le regioni gestiscono lo schedario viticolo, basandosi sui dati aziendali raccolti nel fascicolo aziendale. I dati sul potenziale produttivo rilevati dallo schedario viticolo sono trasmessi annualmente alla Commissione europea e sono utilizzati anche per la pianificazione e gestione del settore vitivinicolo a livello europeo.
L’obiettivo, previsto dall’art. 3 bis, D.L. 63/2024, è collegare i registri dematerializzati dei prodotti vitivinicoli allo schedario viticolo attraverso la digitalizzazione degli adempimenti. Questo collegamento consentirà una gestione più efficiente e trasparente delle informazioni relative alla produzione e alla commercializzazione dei prodotti vitivinicoli.
Il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste dovrà definire le modalità attuative di questa norma entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto-Legge 63/2024.
Prima di emanare il decreto, il Ministro dovrà consultare le organizzazioni di rappresentanza della filiera vitivinicola.
I dati sul potenziale produttivo rilevati dallo schedario viticolo sono trasmessi annualmente alla Commissione europea e sono utilizzati anche per la pianificazione e gestione del settore vitivinicolo a livello europeo.