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In data 27 luglio 2016, con protocollo uscita n. 0058915, il Ministero delle Politiche Agricole, dipartimento delle politiche competitive e della qualità agroalimentare, ha diffuso una circolare interpretativa concernente taluni chiarimenti in merito alla destinazione e certificazione dei superi di vinificazioni dei vini a denominazione di origine controllata e garantita (DOCG).
Il Ministero ha ritenuto possibile la destinazione produttiva e conseguente certificazione del supero di vinificazione di un vino a DOCG verso un vino a DOC o a IGT ricadente sulla medesima area di produzione, qualora tale possibilità non sia espressamente vietata dai disciplinari di produzione.
Tuttavia, la destinazione produttiva deve avvenire nel rispetto delle disposizioni in merito alla riclassificazione e alle compatibilità tecnico-produttive degli specifici disciplinari di produzione (base ampelografica, rese di produzione, titolo alcolometrico).
In termini pratici, rispetto alle disposizioni in materia di riclassificazione, dettate dall'articolo 14, comma 4 del decreto legislativo n. 61/2010 il passaggio dal livello di classificazione più elevato a quello inferiore è consentito purché:
a) le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche insistano sulla medesima area viticola;
b) il prodotto abbia i requisiti prescritti per la denominazione prescelta;
c) la resa massima di produzione di quest'ultima sia uguale o superiore a quella di provenienza.
Inoltre, la destinazione produttiva dei superi di vinificazione di un vino a DOCG deve avvenire nel rispetto dei criteri gestionali e autorizzatori che comportano, per ciascuna campagna vendemmiale:
- La preliminare condivisione della proposta di destinazione del supero da parte de Consorzi delle relative denominazioni e la relativa presentazione della richiesta alla competente Regione o provincia autonoma;
- L'adozione dell'apposito provvedimento da parte della competente Regione o Provincia autonoma.
La materia dei superi di produzione sarà disciplinata, con talune innovazioni, dal DDL "Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino", in avanzata fase legislativa da parte del Parlamento.