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Nel mondo del vino, il termine “cru” indica la zona geografica di origine di un vino, la proprietà, il vitigno, le modalità produttiva, la commercializzazione e la storia qualitativa di un'azienda.
L’uso di tale menzione è ammessa in Francia per i vini Dop e per le categorie vino, vino liquoroso e vino spumante, nonché come indicazione geografica protetta di vini prodotti in Cile, Svizzera e Tunisia. Si tratta di un termine tutelato, così come in Italia lo sono i termini “abbazia”, “castello”, “rocca”, “torre”, e “villa”.
In Italia tale termine è vietato e pertanto è stato valorizzato l’uso del termine “vigna” come indicato dall’articolo 31 comma 10 del Testo Unico: “La menzione «vigna» o i suoi sinonimi, seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale, può essere utilizzata solo nella presentazione o nella designazione dei vini a DO ottenuti dalla superficie vitata che corrisponde al toponimo o al nome tradizionale, purché sia rivendicata nella denuncia annuale di produzione delle uve prevista dall'articolo 37 e a condizione che la vinificazione delle uve corrispondenti avvenga separatamente e che sia previsto un apposito elenco tenuto e aggiornato dalle regioni mediante procedura che ne comporta la pubblicazione. La gestione dell'elenco può essere delegata ai consorzi di tutela riconosciuti ai sensi dell'articolo 41, comma 4”.