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Cinque anni di conduzione obbligatoria per prendere un vigneto in affitto. È questa la soluzione individuata dai tecnici del ministero delle Politiche agricole per disinnescare, o almeno gestire, la mina degli "affitti fittizi" di vigneti.
La soluzione è stata inserita all'interno del nuovo decreto sul rilascio delle nuove autorizzazioni all'impianto che è stato approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri dopo che, venti giorni fa, aveva incassato il parere negativo dalla Conferenza Stato Regioni.
L'esplosione degli "affitti fittizi", anche se numeri ufficiali ancora non sono stati forniti, a quanto pare, è avvenuta nei mesi scorsi ed è stata determinata dalla necessità di aggirare i tetti alle autorizzazioni all'impianto.
In sostanza, si prende in affitto un vigneto in un'altra regione e subito dopo si presenta all'amministrazione regionale nella quale si trova il vigneto una domanda di espianto seguita dal successivo reimpianto nella regione in cui ricade effettivamente l’azienda. L'effetto è che l'autorizzazione all'impianto emigra con il vigneto dal Sud al Nord del Paese.
E la soluzione individuata è stata quella di legare i futuri contratti di affitto di vigneti a un obbligo di conduzione almeno quinquennale. In sostanza, resta l'obbligo di conduzione almeno quinquennale dei nuovi vigneti in affitto, fatti salvi quegli impianti per i quali è in corso l'iter di estirpazione, ovvero è già stata presentata almeno la domanda di valutazione ed espianto anche se tale iter ancora non si è concluso.
Nel futuro i trasferimenti potranno continuare ad avvenire e i contratti di affitto quindi potranno continuare a essere stipulati solo che si pone un argine ai trasferimenti che continueranno ad avvenire ma saranno un po' più diluiti nel tempo.