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Le imprese hanno tempo fino al prossimo 12 aprile per presentare le istanze sui nuovi impianti viticoli.
Dal 13 marzo, infatti, sono in vigore nuove modalità operative per il rilascio di autorizzazioni per nuovi impianti viticoli, per i reimpianti e per l'aggiornamento del registro informatico pubblico delle autorizzazioni.
Lo prevede la circolare del 13 marzo 2018 n. 6146211 (che sostituisce la precedente del 1° marzo 2017), con cui Agea detta le sue regole circa il sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli di cui al regolamento (Ue) n. 1308/2013 del Parlamento europeo.
Autorizzazioni per gli impianti viticoli. I tecnici di prassi ricordano che a partire dal 1° gennaio 2016, fino al 31 dicembre 2030, i vigneti di uva da vino possono essere impiantati o reimpiantati solo se è stata concessa una autorizzazione con la presentazione di apposita domanda all'autorità competente. La presentazione della domanda e la successiva concessione dell'autorizzazione sono effettuate tramite le applicazioni software implementate all'interno dei sistemi informatici degli organi pagatori o regioni competenti. Le autorizzazioni sono gratuite e non trasferibili tra produttori (tranne le eccezioni successivamente definite). Sono escluse dall'autorizzazione solo le superfici destinate a impianti per scopi di sperimentazione o alla coltura di piante madri per marze o per vigneti i cui prodotti sono destinati solo al consumo familiare e infine a nuovi impianti in conseguenza di espropri per pubblica utilità.
Rilascio di autorizzazione annuale. La superficie nazionale da destinare a nuovi impianti è pari all'1% della superficie vitata nazionale riscontrata alla data del 31 luglio dell'anno precedente a quello in cui sono presentate le domande di autorizzazione . A questa possono essere aggiunte eventuali superfici assegnate nella campagna precedente, ma inutilizzate per rinuncia. Per l'anno 2018 sono a bando autorizzazioni per 6685 ettari a livello nazionale. Le autorizzazioni dalla
campagna 2017-2018 non sono più trasferibili da una regione all'altra, inoltre il vigneto va mantenuto per un minimo di cinque anni.
Criteri di ammissibilità. Le richieste di autorizzazioni per nuovi impianti di vigneto sono considerate ammissibili se dal fascicolo aziendale, aggiornato e validato, del richiedente risulta in conduzione una superficie agricola (escluse le superfici con usi del suolo e/o i vincoli specificati in seguito), pari o superiore a quella per la quale è richiesta l'autorizzazione.