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Una delle più importanti novità inclusa nei regolamenti (UE) 2018/273 e 2018/274, è l'introduzione di un certificato di esportazione del vino. Si tratta di un certificato multiuso che può essere utilizzato come certificato di origine, di salute e di autenticità.
Verrà anche utilizzato, ad esempio, per condividere informazioni specifiche sul vino, come la sua registrazione come denominazione di origine protetta o indicazione geografica protetta, la sua annata o la sua varietà di uva da vino. Includerà anche il riferimento al documento di accompagnamento del vino.
In questo contesto il documento di accompagnamento è considerato uno degli strumenti principali introdotti dalla nuova normativa, la cui finalità è garantire la tracciabilità dei vini. Infatti il documento potrà essere utilizzato anche per certificare l'origine, le caratteristiche, l'annata o la varietà dell'uva da vino e la categoria DOP e IGP.
L'obiettivo principale sarà l'impiego di certificati elettronici, con l'obiettivo di porre fine alle procedure cartacee e di passare completamente ai sistemi elettronici entro la fine del 2020.
Si ricorda che il Mipaaf ha già predisposto le linee guida per l'adozione dell'MVV elettronico che sarà, presumibilmente, presentato al prossimo Vinitaly, con l'intento di rispettare la scadenza del 31/12/2020 per l'adizione di un documento di accompagnamento, appunto, elettronico.