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Due società semplici hanno sottoscritto un contratto di compartecipazione agraria per la coltivazione dei carciofi, nel quale è prevista una ripartizione frutti al 50% tra concedente e compartecipante. Le spese durante la coltura vengono sostenute autonomamente da ciascuna parte e non in proporzione alle quote di ripartizione frutti. Per questo il concedente (o compartecipante) richiede con fattura il rimborso delle spese sostenute (oltre la sua quota) assoggettandole ad IVA con aliquote IVA differenti in base alla tipologia di costo di cui chiede il rimborso, non specificato in fattura.
Si chiede se l'assoggettabilità ad IVA del rimborso dei costi sostenuti nell'ambito di un contratto di compartecipazione agraria sia corretta.