Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
Il proprietario di un terreno su cui insiste un pozzo irriguo è il socio unico di una SRL agricola unipersonale (con un amministratore esterno), a cui intende concedere in affitto il terreno stesso. Recentemente ARPAE (l'agenzia incaricata dalla Regione Emilia-Romagna) ha rinnovato la concessione della derivazione di acque pubbliche al proprietario sino al 2025, imponendo alcuni adempimenti quali l'apposizione del misuratore di consumo con specifiche regolamentazioni e responsabilità. Va precisato, per inciso, che il proprietario possiede una partita IVA agricola ma al momento non è effettivamente operativa, poiché ha recentemente conferito l'azienda di cui era titolare come ditta individuale alla SRL agricola citata. Il contratto di concessione con ARPAE coinvolge peraltro il proprietario come privato indicandone il codice fiscale ma non la partita IVA.
E' opportuno che il contratto di affitto del terreno abbia come oggetto anche il pozzo ivi ubicato? Ovviamente verrà utilizzato per l'irrigazione dei terreni del socio in uso alla società agricola, ma questo nuova titolarità aggiunta del pozzo (società affittuario) potrebbe avere come effetto indesiderato complicate modifiche anche al contratto di concessione della derivazione da parte di ARPAE. Ci sono obblighi al riguardo?