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Meno deriva, maggiore sicurezza per gli operatori e tempi di intervento più rapidi: l’utilizzo dei droni nei trattamenti fitosanitari ha dato risultati promettenti. Il Ministero della Salute ha rinnovato per il 2025 l’autorizzazione alla sperimentazione già avviata in Emilia-Romagna, su richiesta del Settore Fitosanitario regionale. Si tratta della prima autorizzazione concessa per l’anno in corso a livello nazionale. Infatti, l’utilizzo dei droni per i trattamenti fitosanitari è, di norma, vietato nel nostro Paese: l’autorizzazione concessa rappresenta quindi una deroga.
Dopo la positiva esperienza del 2024 nella zona collinare ravennate, la sperimentazione verrà ora estesa anche alla pianura ravennate, al piacentino e alla provincia di Forlì-Cesena, interessando colture come vite, cipolla e pomodoro.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’agricoltura 4.0 e mira a favorire pratiche sostenibili ed efficienti, con una riduzione dell’impatto ambientale e una maggiore sicurezza per chi opera nei campi. I dati raccolti finora confermano l’efficacia e il potenziale dei droni nella difesa fitosanitaria.