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I vini italiani DOC e DOCG hanno un nuovo contrassegno di Stato, impreziosito dal tricolore. Il nuovo sistema di fascettatura, realizzato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato su indicazione del Ministero della Sovranità alimentare e delle Foreste, punta a rafforzare la tutela del Made in Italy contro la contraffazione e l'Italian Sounding.
Il Ministro Francesco Lollobrigida ha sottolineato come il tricolore, insieme al logo della Repubblica Italiana, renderà immediata l'identificazione dell'origine autentica del vino, migliorando la trasparenza verso i consumatori. Il nuovo contrassegno incorpora avanzate tecniche di sicurezza, analoghe a quelle delle banconote, e un QR Code che consente di verificare in tempo reale la tracciabilità del prodotto.
L’Amministratore Delegato dell’Istituto Poligrafico, Francesco Soro, ha definito il nuovo contrassegno “un potente strumento di anticontraffazione e garanzia di qualità certificata”, ricordando che nel 2024 sono stati prodotti oltre 2,1 miliardi di contrassegni per il settore vinicolo.
Come si evince dal comunicato diffuso nei giorni scorsi, la modifica delle fascette per contrassegnare i vini DOC e DOCG rappresenta un ulteriore intervento nella difesa dell’eccellenza enologica italiana, in un mercato internazionale dove il valore dell’export vinicolo ha sfiorato gli 8 miliardi di euro nel 2023 e dove la lotta alla contraffazione resta cruciale per salvaguardare la reputazione e la competitività del Made in Italy.