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Non vi sarebbe alcuna intenzione di prorogare le scadenze fiscali imminenti nonostante i disservizi che si sono verificati sul sito dell’Agenzia delle entrate. Lo ha chiarito il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, durante il Festival del Lavoro: restano confermati i termini di fine giugno per saldo 2024 e primo acconto 2025 delle imposte, così come la scadenza del 3 giugno per l’adesione al riversamento dei crediti R&S. Il viceministro ha precisato che il rinvio dei termini non è possibile per i vincoli europei e la necessità di garantire flussi per stipendi e interventi pubblici». In valutazione, invece, un possibile rinvio al 2026 della rata di dicembre. Il versamento al 30 luglio delle imposte dovute per le dichiarazioni dei redditi sarà possibile con l’applicazione della maggiorazione dello 0,40 per cento.