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La Cina ha annunciato l’introduzione di dazi antidumping preliminari fino al 62,4% sulla carne di maiale e sui prodotti derivati importati dall’Unione europea. La decisione, comunicata dal ministero del Commercio di Pechino, arriva al termine di oltre un anno di indagini che, secondo le autorità cinesi, hanno portato a “prove preliminari” di pratiche di dumping, con danni significativi all’industria nazionale del settore.
Le misure, di carattere temporaneo, prevedono tariffe comprese tra il 15,6% e il 62,4% a seconda del Paese e del produttore.
La Commissione europea sta valutando le possibili misure di sostegno ai suinicoltori europei, ma ha ribadito l’impegno della Commissione a tutelare un comparto che contribuisce in modo rilevante alla bilancia commerciale agroalimentare europea, con un surplus di 60-70 miliardi di euro.