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L’inerenza dei costi deducibili esprime una correlazione tra gli stessi e l’attività in concreto esercitata traducendosi in un giudizio di carattere qualitativo, che prescinde, in sé, da valutazioni di tipo utilitaristico o quantitativo. Grava sul contribuente provare l’inerenza di un costo, ossia l’esistenza e natura della spesa, i relativi fatti giustificativi e la concreta destinazione alla produzione. L’Ufficio può contestare l’incongruità e l’antieconomicità della spesa; in tal caso è onere del contribuente dimostrare la regolarità delle operazioni in relazione allo svolgimento dell’attività di impresa e alle scelte imprenditoriali. Diversamente, in ambito IVA l’inerenza di un costo non può essere esclusa in base ad un giudizio di congruità della spesa, salvo che l’Amministrazione finanziaria ne dimostri la “macroscopica” antieconomicità e quest’ultima rilevi quale indizio dell’assenza di connessione tra costo ed attività di impresa.
In questa sezione sono raccolte le sentenze di commissioni tributarie e della Cassazione relative alla trattazione di tematiche attinenti al settore dell’agricoltura e dell’alimentazione