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Nelle cooperative di trasformazione agricola, il conferimento del prodotto da parte del socio non determina l'operatività del principio di corrispettività e non fa sorgere, in capo al conferente, un diritto a ricevere un corrispettivo, ma solo una mera aspettativa alla remunerazione del proprio conferimento; non essendo la remunerazione un corrispettivo o un "prezzo" in senso tecnico, essa non è sempre dovuta, ma rivestendo il socio la qualità di socio-imprenditore, con conseguente assunzione del rischio di impresa, è condizionata all'andamento del mercato e, quindi, all'esito della vendita del prodotto finito. E, proprio in virtù del rischio di impresa, è ben possibile che la remunerazione possa totalmente mancare, essendo questa strettamente dipendente dall'attribuzione pro quota ai soci del profitto generato dalla vendita dei prodotti e, dunque, dai risultati dell'esercizio. Ne consegue che nelle cooperative agricole il socio non ha diritto alla remunerazione del prodotto conferito e debitamente fatturato se non quando il bilancio consuntivo annuale presenti un saldo positivo.
In questa sezione sono raccolte le sentenze di commissioni tributarie e della Cassazione relative alla trattazione di tematiche attinenti al settore dell’agricoltura e dell’alimentazione