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In tema di reati tributari, integra il delitto di indebita compensazione di cui all’art. 10-quater D.Lgs. 74/2000 il pagamento dei debiti fiscali mediante compensazione con crediti d’imposta derivanti da contratto di accollo, in quanto la compensazione tributaria è ammissibile solo tra debiti e crediti riferibili al medesimo soggetto, restando esclusa quella effettuata mediante crediti di un terzo accollante. Non sussiste in tali ipotesi alcuna obiettiva incertezza normativa idonea ad escludere il dolo o a giustificare l’errore di diritto, essendo la preclusione già affermata dalla giurisprudenza anteriore al D.L. n. 124/2019. Ai fini della consumazione del reato, l’indebita compensazione compiuta dal medesimo contribuente nel corso dello stesso periodo d’imposta integra un unico illecito, perfezionato al momento della presentazione dell’ultimo modello F24 relativo all’anno interessato, con rilevanza dell’ammontare complessivo annuale dei crediti non spettanti portati in compensazione.
In questa sezione sono raccolte le sentenze di commissioni tributarie e della Cassazione relative alla trattazione di tematiche attinenti al settore dell’agricoltura e dell’alimentazione