Le cooperative caratterizzate da una mutualità spuria presentano una maggiore dinamicità operativa anche nei confronti di terzi non soci, conciliando cosi il fine mutualistico con un'attività commerciale e con la conseguente possibilità per la cooperativa di cedere beni o servizi a terzi a fini di lucro. Conseguentemente, l'esercizio di un'impresa commerciale ed il relativo intento di lucro non sono inconciliabili con lo scopo mutualistico proprio della cooperativa. Il fine mutualistico non esclude in sé la natura di imprenditore commerciale di una cooperativa anche quando la cooperativa operi esclusivamente nei confronti dei propri soci. Pertanto, in caso di insolvenza, anche la cooperativa potrà essere assoggettata a fallimento.