Gli ultimi focolai denunciati in Emilia potrebbero essere l’inizio di un funesto percorso, quello della scomparsa della suinicoltura italiana. Paiono sempre meno le probabilità di rimettere in piedi uno dei settori più importanti del Made in Italy alle condizioni odierne. Intanto all’estero si stanno attrezzando per riempire i vuoti che lasceremo con tutti i metodi del mercato mondiale. Vale la pena tentare di cambiare strategia?
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