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Tizio, proprietario di un’unità immobiliare ammobiliata, decide di concedere in affitto detto locale a Caio con cui stipula un contratto di locazione ad uso non abitativo per l’attività di organizzazione di mostre. Nel predetto contratto, redatto sotto forma di scrittura privata non autenticata, le parti si accordano per la concessione a favore di Caio anche di alcuni servizi, quali la rete WI-FI, la pulizia ordinaria dei locali, l’uso del servizio igienico e di un videoproiettore.
In seguito ad un controllo fiscale, l’Agenzia delle Entrate commina a Tizio una sanzione pecuniaria per non avere quest’ultimo assoggettato le prestazioni ad IVA, dovendo il contratto concluso con Caio essere qualificato come concessione in uso di spazi e servizi e non come contratto di locazione ad uso non abitativo.
Qual è la differenza tra contratto di locazione ad uso commerciale e concessione in uso di spazi e servizi?