La Rivista | nº 12 Dicembre 2021
La nuova azienda agricola "circolare"
del prof. Alessandro Ragazzoni, docente di economia e estimo rurale
Una mappa concettuale degli interventi innovativi per lo sviluppo aziendale in un’ottica di sostenibilità
L’adozione di una strategia di tutela dell’ambiente e del controllo degli effetti clima-alteranti in un’azienda agricola necessita di opportune basi scientifiche, della conoscenza delle condizioni del quadro giuridico e del coinvolgimento di tutti gli attori che agiranno nella filiera produttiva.
In questo modo sarà possibile raggiungere gli ambiziosi obiettivi della strategia di riduzione degli impatti sul clima per l’agricoltura indicati dall’Unione Europea nel dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF) quale strumento chiave del “Next Generation EU”; a questo si affianca, e sicuramente non per minor importanza, la nuova riforma della PAC che prenderà avvio nel 2023.
Per questo motivo, i modelli progettati secondo un’ottica di economia circolare si presentano come soluzione interessante per migliorare e per ottimizzare la sostenibilità all’interno del sistema alimentare.
L’economia circolare mira, come ben noto, a chiudere il ciclo dei materiali con una riduzione del consumo di risorse e di emissioni nell’ambiente tramite forme di metabolismo produttivo con la natura: i sistemi produttivi possono, in certi casi, funzionare come veri e propri ecosistemi naturali. Si tratta fondamentalmente di applicare i diversi principi della natura nel controllo e nella gestione della produzione di rifiuti, nella resilienza attraverso la diversità, nell’uso di fonti di energia rinnovabile.
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